Situazione attuale:
Dalla metà degli anni ’50
la Val Brembana
perde insediamenti produttivi e popolazione. La situazione in molte aree
lontane dal fondovalle è vicina alla soglia di non ritorno e, a breve, lo spettro della desertificazione di interi
paesi diventerà reale. Ciò, oltre ad essere un drammatico impoverimento
culturale, rappresenta anche un non indifferente problema ambientale : L’abbandono dei
territori montani e la sospensione di ogni opera di preservazione e cultura del
verde sono il preludio a smottamenti e
crolli che, duranti le forti precipitazioni estive, si tradurranno in imponenti
frane che per essere poi arginate
richiederanno ingenti quantitativi di denaro pubblico ( Si pensi all’alluvione
del Luglio 1987).
Cause:
La principale, e
forse unica, causa di questa situazione è la totale inadeguatezza delle vie di
comunicazione
Oggi le comunicazioni da e verso la
Val Brembana sono ostruite da un tappo,
quale può essere definita la strada di fondovalle che, unica e sola, da Villa
d’Almè a Zogno ne rappresenta l’accesso e lo sbocco. Fin che rimane quell’unico
accesso, migliorato fin che si vuole (vedi galleria di S. Pellegrino e quella,
interminabile, di Zogno), sono assicurate le code delle ore di punta della
mattina e dei week end lasciando irrisolti
i principali problemi di viabilità causa
dell’attuale spopolamento.
Soluzione:
Fornire una via
d’accesso alternativa per le persone e per le merci, di esclusiva natura
ferroviaria, che permetta di ridurre i tempi di percorrenza in maniera drastica
( Zogno-Bergamo 6 min; San Pellegrino-Bergmo 14 mini; San pellegrino-Milano 49
min) . Ciò è possibile solamente tramite
un traforo del Monte canto Alto che unirebbe in maniera diretta la stazione di
Bergamo con Zogno e, salendo, si
riallaccerebbe al vecchio percorso ferroviario fino a Piazza Brembana
Effetti immediati
derivanti da quest’opera:
1-
Favorire il ripopolamento della valle rendendo
più appetibile abitarvici sulla base dei ridotti tempi di percorrenza per
raggiungere Bergamo e Milano
2- Favorire
L’industria, sia quella delle acque
minerali sia quella del settore terziario e manifatturiero che da sempre
rappresentano la spina dorsale dell’economia vallare facilitando il trasporto
delle merci.
3- Favorire
il Turismo sia estivo che invernale: la Valle Brembana , oltre
ad essere meta ogni anno di turisti nelle sue località sciistiche invernali,
prima tra tutte Foppolo, è fonte di
attrazione di turismo anche e soprattutto in estate. La sua vicinanza a grandi
aree demografiche potrebbe farla diventare il “giardino di casa” per quote non
trascurabili di popolazione dell’area bergamasca e milanese. Grazie ad un territorio ricco di paesaggi , non degradato, configurato com’è da
secoli di storia è motivo d’attrazione per tutti coloro che cercano pace e
relax. Il cicloturismo rappresenta poi
un’ importante risorsa che potrebbe essere potenziata dalla presenza di treni
in grado di accogliere le biciclette. A tal proposito, contestualmente al
progetto della ferrovia, è essenziale
prevedere la costruzione di una pista ciclabile alternativa.
Considerazione conclusiva
L’impegno economico è notevole, ma la
Val Brembana è un territorio difficile. I
territori difficili rappresentano nel
nostro paese un’enorme quota. Occorre chiedersi se ci possiamo permettere di
rinunciare all’insediamento sociale in
tali zone.
Il ruolo svolto dal
nostro Comitato:
Il Comitato per il
traforo del Monte Canto Alto, costituitosi due anni orsono, formato da
professionisti, imprenditori e comuni cittadini, lavorando nell’ombra ed evitando appositamente
di alimentare false aspettative diffondendo alla stampa notizie non ancora
verificate, si è impegnato sue due diversi fronti:
- progetto di
fattibilità. Abbiamo commissionato ad un importante studio bergamasco di
ingegneria di valutare la fattibilità del progetto i cui risultati sono nel
documento allegato.
- raccolta di consensi. Ci siamo preoccupati di informare, oltre la
popolazione civile tramite il lavoro svolto dai membri del nostro comitato,
anche le principali amministrazioni
locali ( Sindaci di Zogno e Sanpellegrino) e aziende private (come la San Pellegrino e la Unicalce ) che all’unisono
hanno espresso entusiastica approvazione del progetto.
Conclusioni :
Augurandoci di aver colto la medesima entusiastica approvazione in
merito alla bontà del progetto anche presso la Regione Lombardia
ci proponiamo di offrirci come promotori
per un tavolo che riunisca le amministrazioni comunali, i responsabili della
Provincia di Bergamo e della Regione Lombardia nonché le principali Aziende
private per stipulare una sorta di “protocollo d’intesa” che ambisca a porre le
basi per un importante Opera pubblica a
partecipazione privata che sappia anche intercettare i fondi Europei destinati proprio
a quei progetti, come il nostro, che mirano a favorire il trasporto su rotaia.
Il primo passo di questo cammino potrebbe essere la
realizzazione da parte della Regione Lombardia, con l’aiuto della
partecipazione privata, del fondamentale
“Documento Preliminare alla
Progettazione”.
Bergamo 27 Giugno 2018
Presidente del Comitato per il traforo del monte Canto Alto
Prof. Cesare Quarenghi